A Romano d’Ezzelino si salta nel passato festeggiando il palio

In programma quest’anno domenica 3 maggio. I protagonisti non sono i nobili cavalli bensì gli umili asini, simbolo di una cultura contadina che in questo angolo della provincia di Vicenza è ancora fortemente radicata. Una tradizione che affonda le sue radici nel lontano 1260 quando, dopo la morte di Ezzelino III Da Romano e l’eccidio di tutta la famiglia del fratello Alberico, le città sottomesse festeggiarono la caduta del signore Da Romano facendolo nel più classico dei modi di allora: la corsa di cavalli, ovvero il Palio delle contrade.

Nel 1971 a Romano D’Ezzelino decisero di riproporre una corsa che in qualche modo richiamasse alla memoria del nobile e, allo stesso tempo, alle tradizioni rurali del paese: ecco quindi l’idea del Palio degli asini, giunto alla 45esima edizione, che anche quest’anno sarà preceduto dalla spettacolare sfilata storica delle 16 contrade con mestieri e costumi d’epoca, che raggiungeranno il “mussodromo” insieme agli Sbandieratori di Romano d’Ezzelino, al Complesso Bandistico di Romano e ad una rappresentanza della Federazione Fronti della Grande Guerra 1914-18. Subito prima della corsa, con “Lettere dal Fronte”, le biciclette d’epoca delle contrade saranno a confronto per decretare il “portalettere di guerra”.

I festeggiamenti prenderanno il via già venerdì 24 aprile con l’apertura della locanda in piazza, dove per tutti i giorni della manifestazione saranno servite due prelibatezze locali come lo spezzatino di musso e il baccalà alla vicentina. E se sabato 25 aprile sarà possibile visitare la mostra “Case di Tolleranza degli anni 20 – 30”, l’angolo medievale con accampamenti, falconieri, armi e tiro con l’arco e l’angolo Rustico “el casin”, il giorno successivo torneranno gli attesissimi “Angoli Rustici”, giunti alla 25esima edizione: lungo le vie fiorite del paese le diverse contrade, dopo mesi di preparazione, metteranno in scena momenti di vita passata all’interno delle location originali: vecchie case contadine, cortili e campi; tutto, dai costumi alle interpretazioni, è curato nei minimi dettagli dai contradaioli che per l’occasione si trasformeranno in registi e attori e si sfideranno sul tema “Done e Omeni Marideve”, una occasione per rivivere gli avvenimenti del 1915 quando soffiavano forti i venti di guerra. I festeggiamenti riprenderanno giovedì 30 aprile fino al giorno del Palio con la locanda in piazza aperta ogni sera, spettacoli musicali dal vivo, esposizione di auto e bancarelle, in un clima di spasmodica attesa in vista del 3 maggio.

 

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