Microcosmi Carnici. Alla scoperta di ambienti ed insetti delle Alpi Carniche

Conferenza a Ravascletto, sabato 13 settembre, a cura della Pro loco.

Decine di uscite sul campo per campionamenti, monitoraggi e documentazione fotografica, nell’arco di 4 anni: questo il retroscena della selezione di immagini inedite della presentazione «Microcosmi carnici. Alla scoperta di ambienti ed insetti delle Alpi Carniche», in programma sabato 13 settembre a Ravascletto. La conferenza naturalistica, proposta dall’entomologo Andrea Colla, inizierà alle ore 20.45 presso la «Cjasa da Vicìnia», a cura della Pro loco della Valcalda, con il patrocinio della Sezione di Ravascletto del “Cai”. Lo studioso del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste proporrà un percorso alla scoperta di «microcosmi della montagna carnica e di minute creature che la popolano da tempo immemorabile. Non folletti, ma creature non meno fantastiche, colte nel loro habitat: scorci di vita selvaggia dal fascino esotico, eppure nostrani, talora esclusivi, visti con l’occhio dell’entomologo». Sarà un’occasione per dare risposta alla curiosità nata dall’incontro con qualche insetto od altro animaletto osservato in escursione, ma anche per scoprirne di rari od elusivi di cui non si sarebbe sospettata l’esistenza.  Eppure la montagna che conosciamo  – sottolinea Andrea Colla – «deve il suo aspetto anche a loro: per loro si colora e si profuma con mille fioriture, con loro si colora grazie alle ali delle farfalle od alla risplendente corazza del carabo dorato, a loro impone tinte atte a nascondersi o scaldarsi presto al mattino per involarsi dopo il freddo della notte. E nel clima severo, dove caldo e gelo, secco e bagnato coesistono a volte uno accanto all’altro, la montagna carnica pone anche un freno alla penetrazione di specie estranee alla propria fauna e flora, in un paesaggio di conseguenza più integro». Le immagini che saranno proposte a Ravascletto sono il corredo iconografico di un’attività di ricerca, ove è stato privilegiato l’aspetto scientifico su quello estetico: un criterio iperrealista, dove ogni foto va intesa come un concentrato di informazioni coerenti. Il protagonista della serata, introdotta dalla naturalista di Ravascletto Tania Blarasin, vive a Trieste, dove è nato nel 1963 e dove da 15 anni lavora come entomologo al Museo Civico di Storia Naturale. Si occupa principalmente di fauna cavernicola (biospeleologia), del suolo e delle alte quote; autore di una cinquantina di pubblicazioni, affianca all’attività scientifica quella divulgativa, condotta anche attraverso mostre tematiche, conferenze, documentari ed uscite didattiche. Numerose le escursioni didattico-naturalistiche organizzate per i gruppi «Tutela Ambiente Montano» di varie sezioni del «Cai».

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